Pagnotta misto semola con semi di girasole

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Vito sta bene.
E Vitino pure, questa è già una bella notizia!

Si perché il licoli ha bisogno di cure e amore eh, non pensiate che sia un gioco decidere di tenere in casa un lievito madre.
Prima del mio viaggio a tappe in giro per l’Italia avevo un pò di fifa… Non volevo portarlo con me perché non si sa mai cosa ti possa succedere in camper, e quindi ho letto un pò di cose in rete e ho fatto diversi tipi di rinfreschi prima di chiudere definitivamente le porte di casa. Il frigo era pieno di vasetti con bigliettini appesi con lo scotch, ho lasciato una bella prole a riposo dicendomi: qualcosa sopravviverà!

In effetti il licoli non è impegnativo come la pasta madre; per la mia breve esperienza posso dire che può rimanere tranquillamente anche due settimane in frigorifero senza essere utilizzato nelle panificazioni; al limite si formerà in superficie un pò di acquetta scura e si sentirà un pò più forte l’odore di acido che poi con i successivi rinfreschi andrà dissolvendosi.

Quindi… Avevo rinfrescato in modo normale e messo in vasetto, avevo fatto due successivi rinfreschi e messo in vasetto, e avevo fatto rinfreschi al raddoppio, cioè 1:2:2, una parte di licoli, due di farina e due di acqua. Il tutto per i miei due lieviti, mica nà cosa da cinque minuti! ?
Posso allora affermare che in tutti i vasetti il lievito ancora era vivo, ma quello messo meglio in sostanza era quello che aveva avuto doppia dose di cibo.
Ho tenuto questi ultimi vasetti, rinfrescandoli due-tre volte consecutive per rinforzarli e ho visto che reagivano bene e l’odore di buono tornava.
Ho panificato quasi subito, pagnotte e pangoccioli…

L’arte del pane è troppo bella e non la voglio perdere!

Per questo pane io ho usato un esubero di li.co.li, ma potete seguire le stesse dosi e istruzioni e lavorare un lievito rinnovato. Un pane fatto in giornata senza troppa attesa ma che vi saprà conquistare con il suo buon sapore, arricchito da tanti buoni semini croccanti tra la morbidezza di ogni fetta.

INGREDIENTI

120 gr licoli non rinfrescato
350 gr semola La Molisana
100 gr farina tipo 1 Spadoni
2 gr malto diastasico (si può omettere)
330 gr acqua (variabile di pochi grammi se cambiate farine)
10 gr sale rosa

PROCEDIMENTO

Si può fare a mano con il metodo no knead o con l’aiuto dell’impastatrice.
L’ho fatto in tutti e due i modi, vi descrivo quello fatto con l’impastatrice questa volta, anche se ormai uso spessissimo il sistema senza impasto.

Autolisi di un’ora con tutta l’acqua e tutta la farina setacciata, coprendo la ciotola con pellicola.
Aggiungere il licoli e azionare la planetaria a media velocità per 3-4 minuti, aggiungere il sale e impastare ancora 3 minuti circa.
Controllare l’effetto velo, cioè impasto incordato che si tira ma non si rompe.
Trasferire su ciotola oleata quadrata dai bordi dritti e fare subito un giro di pieghe in ciotola. Aspettare 30 minuti e ripetere le pieghe, aspettare 30 minuti di nuovo e fare le pieghe, aspettare altri 30 minuti e fare l’ultimo giro di pieghe in ciotola. Chiudere e lasciare lievitare a temperatura ambiente (se l’ambiente è piuttosto caldo) fino alla metà del raddoppio. Mi spiego meglio: segnare il punto di partenza e la destinazione finale, quando si alza a metà via tra questi 2 segni (circa tre ore per me), capovolgere su piano infarinato, allargare leggermente e fare la pre-forma portando i lembi verso l’interno un pò di volte, poi capovolgere l’impasto e pirlare. Lasciare sul piano di lavoro coprendo con la ciotola o con un panno a riposare 30 minuti.
Preparare il cestino insemolato e procedere con la formatura della pagnotta.
Allargare delicatamente l’impasto a rettangolo, distribuire in modo uniforme una manciata di semi di girasole, portare nuovamente i lembi al centro lasciando bello teso l’impasto e formando la pagnotta.

Chiudere bene, spolverare di semola e riporre nel cestino con la cucitura verso l’alto, poi infilare in doppio sacchetto per alimenti (per non far passare l’umidità) e porre in frigo facendo la foto prima e dopo per vedere la crescita.
Lasciare 2 ore.
Accendere il forno; in questo caso io ho cotto su ciotola di terracotta, quindi l’ho inserita nel forno e ho messo poca acqua sul fondo per creare vapore
Il mio massimo è 230 gradi e mentre arriva in temperatura, trasferire il sacchetto col cestino e l’impasto, in freezer.
Lo sbalzo termico sarà utile per favorire l’alveolatura.
Quando ormai il forno è pronto, tirare fuori dal freezer, capovolgere la pagnotta, fare gli intagli e infornare subito.

Cottura 20 minuti a 230 gradi con coperchio, 15 minuti a 200 gradi togliendo il coperchio, 15 minuti a 180 gradi.
Procedere con l’asciugatura a 50 gradi per una decina di minuti, a seconda del proprio forno, oppure lasciando lo spiffero aperto.
Trasferire su una gratella e lasciare raffreddare completamente prima di tagliare.

I semini di girasole, sono delicati e saporiti. Conferiscono al pane un gusto particolare, simile alle noci ma diversi e arricchiscono ogni fetta di vitamine e tante altre preziose proprietà. Un pane semplice e rustico, morbido dentro e dalla crosticina croccante grazie alla cottura in ciotola.

Ecco la mia pagnotta disegnata! Un fiore, un gira-sole, luce sempre per favore ? Poteva crescere un pò di più, ogni volta si può migliorare, ma il sapore è delizioso. Se lo provate fatemi sapere, mi trovate anche su Instagram al profilo sonietta_gipsysoul ???

Intanto vi offro una fetta di pane buono e un abbraccio.
Poi mi mostro anche le bruschette che ho fatto con questo meraviglioso pane ?

#STAYTUNED!
Sonia

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Portate: 1
Preparazione: 20 minuti circa + i tempi di pieghe e di riposo
Cottura: 45 minuti circa
Difficoltà: grado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltà

Ingredienti:

  • 120 gr di licoli non rinfrescato
  • 350 gr semola La Molisana
  • 100 gr farina tipo 1 Spadoni
  • (2 gr malto diastasico la prima volta, la seconda pagnotta senza)
  • 330 gr acqua
  • 10 gr sale rosa

Procedimento:

Si può fare a mano con il metodo no knead o con l’aiuto dell’impastatrice.
L'ho fatto in tutti e due i modi, vi descrivo quello fatto con l'impastatrice questa volta, anche se ormai uso spessissimo il sistema senza impasto.

Autolisi di un’ora con tutta l’acqua e tutta la farina setacciata, coprendo la ciotola con pellicola.
Aggiungere il licoli e azionare la planetaria a media velocità per 3-4 minuti, aggiungere il sale e impastare ancora 3 minuti circa.
Controllare l’effetto velo, cioè impasto incordato che si tira ma non si rompe.
Trasferire su ciotola oleata quadrata dai bordi dritti e fare subito un giro di pieghe in ciotola. Aspettare 30 minuti e ripetere le pieghe, aspettare 30 minuti di nuovo e fare le pieghe, aspettare altri 30 minuti e fare l’ultimo giro di pieghe in ciotola. Chiudere e lasciare lievitare a temperatura ambiente (se l'ambiente è piuttosto caldo) fino alla metà del raddoppio. Mi spiego meglio: segnare il punto di partenza e la destinazione finale, quando si alza a metà via tra questi 2 segni (circa tre ore per me), capovolgere su piano infarinato, allargare leggermente e fare la pre-forma portando i lembi verso l’interno un pò di volte, poi capovolgere l’impasto e pirlare. Lasciare sul piano di lavoro coprendo con la ciotola o con un panno a riposare 30 minuti.
Preparare il cestino insemolato e procedere con la formatura della pagnotta.
Allargare delicatamente l’impasto a rettangolo, distribuire in modo uniforme una manciata di semi di girasole, portare nuovamente i lembi al centro lasciando bello teso l'impasto e formando la pagnotta.
Chiudere bene, spolverare di semola e riporre nel cestino con la cucitura verso l'alto, poi infilare in doppio sacchetto per alimenti (per non far passare l’umidità) e porre in frigo facendo la foto prima e dopo per vedere la crescita.
Lasciare 2 ore.
Accendere il forno; in questo caso io ho cotto su ciotola di terracotta, quindi l'ho inserita nel forno e ho messo poca acqua sul fondo per creare vapore
Il mio massimo è 230 gradi e mentre arriva in temperatura, trasferire il sacchetto col cestino e l'impasto, in freezer.
Lo sbalzo termico sarà utile per favorire l'alveolatura.
Quando ormai il forno è pronto, tirare fuori dal freezer, capovolgere la pagnotta, fare gli intagli e infornare subito.

Cottura 20 minuti a 230 gradi con coperchio, 15 minuti a 200 gradi togliendo il coperchio, 15 minuti a 180 gradi.
Procedere con l’asciugatura a 50 gradi per una decina di minuti, a seconda del proprio forno, oppure lasciando lo spiffero aperto.
Trasferire su una gratella e lasciare raffreddare completamente prima di tagliare.

Consigli utili:

Usare il forno quando è ben caldo per la prima parte della cottura, inserendo dentro la ciotola senza coperchio.
Utilizzare sempre dell'acqua sul fondo del forno per creare un ambiente umido.
Non aprire MAI il forno i primi 15 minuti e cuocere la prima parte coprendo la ciotola per poi toglierla come indicato.
Lasciare una decina di minuti il pane in modalità asciugatura o "spiffero" a bassa temperatura per permettere al pane di non essere troppo molle all'interno ma ben asciutto e croccante.
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