Trecce con lievito madre licoli

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Io il Li.Co.Li. manco sapevo cos’era.

Poi invece è successo tutto.
Che certi incontri sono speciali, ed è subito amore.

Ed è stato un incontro del tutto casuale, un volantino in una pasticceria dov’ero andata a prendere un caffè, l’idea di un corso di biscotti e di cucina naturale, il mio entusiasmo che per fortuna si accende con poco,
il coraggio di dire si!

Ecco come nasce un’avventura che è già diventata un grande storia.

Si, perché ora so cosa vuol dire sentire la pasta viva sotto le mie dita, sentire che “scricchiola” quando passa il mattarello, vedere come si amano alla follia la farina e l’acqua.

E rimango incredula quando vado con ansia a sbirciare se ciò che ho impastato cresce pian piano nella ciotola.

È stupore.
È imparare la pazienza.
E quando dico pazienza intendo proprio pazzzzzienza.

Lo scriverei con duemila Z ma ancora non sarebbero abbastanza.

È che c’è un fascino romantico in tutto questo, un odore di attenzione che si sprigiona,
una meraviglia che si compie, un gesto d’amore che si trasforma.

Nascono così queste trecce farcite, il mio primissimo esperimento con il lievito madre da coltura liquida.

INGREDIENTI

150 gr di licoli rinfrescato
150 gr di acqua circa (più quella necessaria se l’impasto lo richiederà)
400 gr di farina di grano tenero tipo 0
100 gr di Manitoba
100 gr di zucchero Muscovado, gusto intenso
1 uovo
80 gr circa di latte di soia
4o gr di olio evo
buccia grattugiata di un limone
1 pizzico di sale
Poco latte per spennellare alla fine

Per la farcitura:

marmellata light di albicocche
noci a piacere

PROCEDIMENTO

(Si può fare a mano oppure utilizzando la planetaria)

Rinfrescare il lievito li.co.li. 4 ore prima della preparazione in modo da usarlo al collasso. Poi munirsi di bilancia per pesare gli ingredienti e partire!

Quindi, sciogliere il lievito madre nell’acqua tiepida all’interno di una ciotola, mescolare unendo zucchero e farina setacciata; incorporare l’uovo e gli altri ingredienti, aggiungendo il latte e al limite altra acqua se l’impasto lo richiede, lasciando per ultimo il sale.
Lavorare il composto finchè non diventa liscio ed elastico per almeno una decina di minuti, così da risultare morbido e leggermente appiccicoso.

Ribaltare poi l’impasto su un piano infarinato e piegarlo a tre formando un panetto e lasciare a lievitare in un contenitore leggermente unto d’olio coperto con pellicola trasparente, in frigo per tutta la notte.
Attendere almeno 12 ore poi riportare a temperatura ambiente.

A questo punto dividere l’impasto in 4 parti, ognuna l’ho tirata col mattarello e farcita, poi arrotolata formando un lungo cilindro. Ogni cilindro l’ho tagliato in tre parti nel senso della lunghezza ottenendo altri tre cilindri ma lasciandoli attaccati nell’estremità in alto e poi li ho arrotolati intrecciandoli tra loro.

Rimettere quindi a lievitare per altre quattro ore in luogo asciutto e caldo, io porto sempre tutto in caldaia dove ogni tanto vado a sbirciare che succede ma si può inserire all’interno del forno con la luce accesa. Trascorso il tempo spennellare nelle pieghe con poco latte di soia poi infornare in modalità tradizionale a 180° per circa 30 minuti, controllando il colore in superficie.

Lasciare intiepidire prima di sfornare.

Con queste quantità dovevo fare un’unica treccia ma l’impasto era così tanto che appunto l’ho suddiviso e ne ho fatte 4!
Le tre più piccoline le ho farcite con marmellata light di albicocche pezzetti di noce.
Per quella grande invece ho usato con crema alla nocciola, eccola qui sotto.

Inutile dire che qui in casa è stata la preferita!

Devo migliorare l’intreccio lo so, ma era tutto così vivo che cresceva mentre intrecciavo e non sono riuscita a dargli una forma migliore.

Quello che è uscito però dal forno di casa mia è stato qualcosa di meraviglioso.
Un profumo squisito ha inondato ogni stanza, io ero incredula ma mi sentivo addosso l’adrenalina
di una maghetta con un lungo cappello nero in testa che ha appena creato una magia!
Ero… esaltata! 😀 😀 😀

L’ho portata ad assaggiare ai miei genitori e fratelli ed è stata subito molto apprezzata.

Si, è vero, ci vuole tempo, tanto tempo e pazienza come dicevo prima ma i lievitati sono davvero un grandissimo amore.
E riempiono il cuore di gioia, una gioia che si può creare con le proprie mani.

Spero vogliate gradirne un bocconcino e che il loro sapore vi riempia di incanto, mentre io, vi avverto, ho già sfornato altre nuove bontà.

Quindi vi aspetto ancora qui, puntuali per cose buone!

A presto
Sonia

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Portate: 4
Preparazione: 20 minuti + 15 + il tempo di lievitazione
Cottura: 30 minuti
Difficoltà: grado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltà

Ingredienti:

  • 150 gr licoli rinfrescato
  • 150 gr di acqua circa
  • 400 gr di farina di grano tenero
  • 100 gr di manitoba
  • 90 gr di zucchero muscovado aroma forte
  • 1 uovo
  • 80 gr di latte vegetale
  • 35 gr di olio evo
  • buccia grattugiata di limone
  • 1 pizzico di sale rosa
  • poco latte per pennellare alla fine
  • marmellata light per farcire
  • noci

Procedimento:

(Si può fare a mano oppure utilizzando la planetaria)

Rinfrescare il lievito li.co.li. 4 ore prima della preparazione in modo da usarlo al collasso.

Poi munirsi di bilancia per pesare gli ingredienti e partire!

Quindi, sciogliere il lievito madre nell'acqua tiepida all'interno di una ciotola, mescolare unendo zucchero e farina setacciata; incorporare l'uovo e gli altri ingredienti, aggiungendo il latte e al limite altra acqua se l'impasto lo richiede, lasciando per ultimo il sale.
Lavorare il composto finchè non diventa liscio ed elastico per almeno una decina di minuti, così da risultare morbido e leggermente appiccicoso.

Ribaltare poi l'impasto su un piano infarinato e piegarlo a tre formando un panetto e lasciare a lievitare in un contenitore leggermente unto d'olio coperto con pellicola trasparente, in frigo per tutta la notte.

Attendere almeno 12 ore poi riportare a temperatura ambiente.

A questo punto dividere l'impasto in 4 parti, ognuna l'ho tirata col mattarello e farcita, poi arrotolata formando un lungo cilindro. Ogni cilindro l'ho tagliato in tre parti nel senso della lunghezza ottenendo altri tre cilindri ma lasciandoli attaccati nell'estremità in alto e poi li ho arrotolati intrecciandoli tra loro.

Rimettere quindi a lievitare per altre quattro ore in luogo asciutto e caldo, io porto sempre tutto in caldaia dove ogni tanto vado a sbirciare che succede ma si può inserire all'interno del forno con la luce accesa. Trascorso il tempo spennellare nelle pieghe con poco latte di soia poi infornare in modalità tradizionale a 180° per circa 30 minuti, controllando il colore in superficie.

Lasciare intiepidire prima di sfornare.

Consigli utili:

Conservare in una scatola da chiudere ermeticamente oppure in sacchetti alimentari ben chiusi.
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