Copenaghen, la città Hygge
~ Hygge ~ è un modo di vivere, di essere e di relazionarsi con gli altri.
~ Hygge ~ è intimità, condivisione, rilassatezza.
~ Hygge ~ è trovare il bello nelle piccole cose quotidiane.
Copenaghen d’inverno
Copenaghen mi mancava, era un sogno ancora non realizzato, sfiorato d’estate con l’arrivo fino a Rostock in camper ma ancora una meta troppo lontana da raggiungere in viaggio a quattro ruote.
Poi eccola l’occasione giusta, un volo Venezia – Copenaghen giusto a ridosso delle vacanze natalizie… Allora andiamo!
Una città immensa, dove il sole d’inverno è un pò pigro e sorge alle nove del mattino per poi giocare a nascondino con nuvoloni e gocce di pioggia finissima, per ballare tra raffiche di vento gelido e tornare a nascondersi e ritirarsi definitivamente già alle prime ore del pomeriggio. Il tempo non è stato dei migliori purtroppo in questa settimana, abbiamo girato con l’ombrello nello zaino per godere solo di qualche sporadico raggio di sole. E pensare che danno neve tra qualche giorno, sai che magia! Peccato che Natale è già passato ma le vie imbiancate di Copenaghen prendono forma nella mia mente e credo la città diventi ancora più affascinane con un candido vestito.
Le cose da vedere sono molte, vi indico qui quelle che siamo riusciti a vedere noi nonostante il tempaccio e il freddo, e non sono poche.
Vi descrivo in ordine le nostre giornate ma a seconda del tempo a disposizione, siete liberi di invertire luoghi, in base anche ai vostri interessi. Le camminate sono state lunghe, una media di 12 chilometri al giorno a piedi, con picchi di 15 in alcune giornate. Abbiamo utilizzato spesso la metro che, una volta capito come funziona, è davvero comoda e ti porta ovunque. Dovete fare una tessera, noi l’abbiamo acquistata direttamente in aeroporto, va caricata e va bene anche se siete in due o in tre o se avete animali. Va ricaricata nelle apposite macchine poi basta fare in check in e il check out ogni volta che la si utilizza. La card costa circa 9 euro mentre i viaggi dipendono dalle zone che volete raggiungere ma all’incirca un biglietto costa sui 3 euro, mentre se fate la City Pass Copenaghen vi costa un pò meno.
Non abbiamo fatto la City Pass Copenaghen, un pò perché ha un costo non indifferente e un pò anche perché, a causa delle previsioni meteo non sapevamo quali e quanti ingressi nei musei o negli edifici storici saremmo riusciti a fare.
Nel caso vogliate farla, una volta lì non avrete alcuna preoccupazione di viaggio poiché oltre agli ingressi, vi copre anche i vari mezzi di trasporto.
Vi lascio il link qui se volete dare un’occhiata!
Una cosa importante da sapere su Copenaghen… Eh già, ve lo devo dire…
È una città carissima! Nel senso che costa davvero tanto praticamente tutto! 😅
Al di sotto dei 10 euro si trova ben poco, quindi memorizzate un pò il cambio con le corone danesi e fate i vostri calcoli prima di comprare qualcosa, vi aiuterà a non trovarvi sul lastrico!!
Il cambio attuale è 1 corona danese (DKK) = a 0,13 euro
Per un cappuccino sarà “normale” spendere anche sei-sette euro, quindi per una semplice colazione, (e qui ci dovete mettere per forza un Chai Latte 😍) lascierete giù semplice, semplice, con due dolcetti tipici danesi, dai 18 ai 25 euro.
🤕
La colazione però qui, è una cosa seria! Come il pane e le bakery in generale, potrei considerarle dei luoghi sacri. Invitanti già nelle vetrine, nella struttura e nell’arredamento dei locali, nel profumo accogliere di cannella che ti fa seguire la scia già dalla strada. Lanciarsi nelle pronunce del food danese è un’ardua impresa ma ecco alcune cose golose che ho provato e apprezzato. Tenete presente con una colazione così, io ci facevo il pranzo e andavo avanti fino a sera!
Provato anche il Matcha Latte ma nulla… Vince a pieni voti una tazzona (si sono enormi) di Chai Latte, quello preso da Espresso House per esempio, mi resterà per sempre nel cuore! Sarà che era il primo che provavo, sarà stata la pioggia fuori e l’apprezzare una pausa calda al riparo dal freddo, sarà quel profumo inebriante di cardamomo e cannella che mi fa impazzire, sarà la ragazza che me l’ha preparato (ci ha lavorato circa un quarto d’ora trafficando dietro il bancone) forse anche per questo era delizioso… C’era tanto “Hygge” li dentro!!
Hindbærsnitte: una frolla, o meglio un biscotto, a doppio strato farcito con ripieno di marmellata di lamponi e finito con una glassa di zucchero.
Wienerbrød: è il dolce tipico di Copenaghen, a base di deliziosa sfoglia, a forma di spirale, con cannella e cioccolato.
Kardemummabullar: le ho adorate, briochine intrecciate avvolte nella magia delle spezie con un ripieno goloso al cardamomo.
Kanelsnegle: girelle di cannella ricoperte di una sottile glassa e a volte con frutta secca.
Di seguito invece i posti che consiglio e che ho trovato validi per una pausa.
Come altri, fanno parte di una catena, quindi li trovate nei vari quartieri della città e anche in centro dislocati un pò qui e un pò là. I dolci sono davvero uno spettacolo e in alcuni trovate anche il reparto salato per una pausa brunch.
Espresso House
Coffee Collective
Joe & the Juice
Lagkagehuset
Buka, nel quartiere Indre By
Conditori La Glace: rinomato e un pò costoso a dire il vero.
Per quanto riguarda il salato, trovate tutto ciò che è tipico della cultura nordica. Dal pesce fresco ai piatti vegetariani, e naturalmente lo Smørrebrød (da Smor og Brod, che significa “burro e pane”) il tipico pranzo danese che consiste in un panino scuro aperto a base di pane di segale, spesso con tantissimi semini, condito con altri ingredienti a piacere. Ci sono un’infinità di combinazioni, tutte squisite e servite sulla fine porcellana scandinava. Avocado, rucola, hummus, il mio panino vegetariano mi ha fatta letteralmente… Volare! 😍😍
Consiglio la pizza da Frankies, impasto ottimo, croccante e con lievito madre, fanno anche dei panini-pizza, che sono in pratica metà pizza piegata con all’interno un pò di cose saporite, davvero ottimo!
E a fine pasto vi regalano anche un sacchetto da portare via con dentro dei dolcetti cheesecake molto buoni.
Gorm’s che trovate anche ai mercati di Torvehallerne, dove la gastronomia e la cucina gourmet sono una vera e propria favola.
Si trova vicino alla stazione ferroviaria di Nørreport, il mercato di Torvehallerne è aperto dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 19, il venerdì la chiusura è posticipata alle ore 20 mentre il sabato è anticipata alle 18.
L’orario domenicale è dalle 10 alle 17. Vale la pena passare di qui per gustare le specialità danesi, le famose fette di pane rifinite in modo sfizioso con le tantissime verdure, l’ottimo pesce, la carne, i formaggi. Ci sono due padiglioni in vetro, uno ha più cose dolci, pane, caffè, l’altro riguarda più il pesce, la carne e formaggi e in mezzo tra i due appunto un variopinto mercato dove potete trovare frutta, verdura e quant’altro. Consigliatissimo!
Dove mangiare, posti consigliati
Il mercato di Torvehallerne
Bene, dopo una carrellata di buon cibo direi di passare ai luoghi da vedere ma se avete domande o dubbi mi trovate sempre anche su Instagram e nelle storie, che sono sempre salve in evidenza al profilo https://www.instagram.com/sonia_gipsysoul/
Il Castello di Rosenborg
O Rosenborg Slot come lo chiamano i danesi, uno dei palazzi storici più belli situato nel cuore di Copenaghen. Con le cupole in rame, le alte torri, la costruzione in mattoni rossi, ha veramente l’aspetto di un castello fiabesco e devo dire che re Cristiano IV, che lo scelse come dimora estiva, sapeva il fatto suo! Tutto intorno gli splendidi giardini reali di Kongens Have, dove i danesi amano passeggiare e trascorrere il tempo libero all’aria aperta. Ora questo castello è soprattutto un museo dove sono raccolti i tesori della casa reale, dipinti, corone, porcellane, arredi, abiti e oggetti preziosi. Da rivedere sicuramente d’estate, me lo immagino fiorito e con la brezza leggera che soffia tra il verde e i colori più accesi.
Le case arancioni di Indre By
Nella sequenza le case variopinte di Nyboder a Indre By, un isolato dalle tonalità vivaci tra il giallo e l’arancio che sprizza raggi di sole all’infinito anche se piove.
Nyboder è un quartiere storico di case popolari a schiera, ex caserme navali fatte costruire nel 1631 da Cristiano IV per il personale della marina danese e le loro famiglie. Molto accattivanti le Nyboder Houses sono particolarmentecolorate e instagrammabili! Le facciate sono di una tonalità giallo-arancione e le case sono tantissime, una attaccata all’altra a formare delle vie infinte e molto suggestive.
Da qui si può camminare per Krusemyntegade e qui vicino si trovano il Kastellet e la Sirenetta, che potete visitare nella stessa giornata essendo in zona.
Kastellet
Da non perdere assolutamente, la cittadella fortificata di Kastellet, risale al 1660 e oggi ospita la sede del Ministero della Difesa danese, un complesso formato da tanti edifici di colore rosso coi bordi bianchi alle finestre. Kastellet ha una particolarissima pianta a stella, circondata da un fossato e da ampi spazi verdi. All’interno anche la chiesa di St. Alban, i cinque bastioni e un mulino a vento per un luogo immerso nella natura davvero molto bello e instagrammabile per delle foto!
St Alban’s Church
Dopo la visita alla Sirenetta, proseguite la passeggiata e arrivate fin qui, un luogo prestigioso per la sua particolare posizione, completamente immersa nel verde tranquillo del parco dedicato a Wiston Churchill, alla fine di Amaliegadecon e con il fossato del Kastellet da un lato. La St Alban’s Church, che i danesi chiamano Chiesa Inglese, è una chiesa anglicana in stile neogotico costruita tra il 1885 al 1887 per la crescente congregazione inglese.
La Sirenetta
La Sirenetta, da sola, è una grande attrazione che richiama turisti, (o Lille Havfrue) è una statua di bronzo alta appena 125 centimetri, che costituisce il simbolo per eccellenza della città ed è famosa in tutto il mondo. Questa statuetta, commissionata dal proprietario della birra Carlsberg e scolpita nel 1913 da Eriksen, è ispirata alla celeberrima fiaba dello scrittore danese Andersen, e si trova sul molo di Langeline (all’imbocco del porto).
Palazzo Reale di Amalienborg
Residenza invernale della regina Margherita II, è uno dei più importanti esempi di architettura rococò danese e sede del famoso balcone dal quale si affacciano i reali. L’abbiamo anche vista la regina, ci è passata accanto in auto attraversando il cortile in macchina, il 1 gennaio! Il freddo pungente non ci ha impedito infatti, di passare di qui ben due volte, per ammirare la bellissima piazza e per assistere al cambio della guardia alle ore 12.00. I soldati iniziano la loro parata dal Castello di Rosenborg alle 11.30, sfilando lungo Ostergade e Kongens Nytorv, per poi raggiungere il Palazzo di Amalienborg verso mezzogiorno.
Il primo giorno dell’anno poi si svolge tutta una cerimonia formale Prendetevi almeno un paio d’ore per visitarlo bene e cercate di visitarlo poco prima di mezzogiorno, in modo da assistere anche al cambio della guardia. Il complesso in realtà è costituito da quattro palazzi in stile rococò, disposti attorno ad un cortile ottagonale. Al centro del cortile si trova una monumentale statua equestre di Federico V, che fu il vero fondatore del palazzo.
L’uniforme delle guardie è molto simile a quella delle guardie reali britanniche, con una divisa nera, pantaloni blu e un cappello di pelle d’orso blu.
Se il Cambio della Guardia è accompagnato dalla banda reale che suona le tradizionali marce militari, significa che la Regina si trova all’interno del palazzo.
Marmorkirken, la bellissima chiesa di marmo
A una decina di minuti da Nyhavnl, la Chiesa di Federico conosciuta come La Chiesa Marmorea (Marmorkirken) per la sua architettura rococò, è una chiesa evangelica luterana nel distretto di Frederiksstaden. Con la sua cupola che riflette i colori del cielo, spesso molto grigio ma che appena si illumina con un raggio di sole diventa quasi incandescente. Di una bellezza che sa incantare! La cupola offre una delle più belle viste della città da cui possono essere avvistate anche le isolette più piccole di Copenaghen. La cupola poggia su 12 colonne ed è probabilmente ispirata alla Basilica di San Pietro a Roma.
Lo strano quartiere di Christiania
Assolutamente fuori dagli schemi, un luogo molto particolare da visitare che può piacere come anche no. Sicuramente un tempo era una zona ben più curata e pulita, oggi invece questo controverso quartiere è diventato piuttosto decadente . Christiania è un “città” libera all’interno della città di Copenaghen, nata nel 1971 in una vecchia zona militare abbandonata di circa 30 ettari vicino a Christianshavn. Fu occupata dagli hippies che l’hanno proclamata città libera e autogestita, indipendente con le proprie regole e non soggetta a tasse, una comunità a se stante ispirata a valori di arte, condivisione, pace e fraternità. Si può passeggiare all’interno e in effetti tutto è dipinto e colorato, dai muri delle case ai bidoni dell’immondizia ma l’ho trovato un luogo un pò fatiscente. Di bello e curato è rimasto ben poco, mi immagino magari anche a causa della pandemia che lasciato tutto immobile per anni. La descrivono in molti blog come città colorata e assolutamente da vedere, io ero curiosa ma in realtà è un posto dove circola libera la mariujana e forse pure qualcos’altro, in Pusher Street che è la via principale (dove NON si può correre e fare foto) potete trovare proprio i baldacchini con le persone che vi vendono pezzetti verdi di cannabis e quant’altro. Consigliato NI, diciamo solo se siete curiosi come lo sono stata io.
Glyptotek, il museo con il Giardino d’Inverno
Se siete amanti della storia dell’arte e delle sculture, questo museo fa per voi. Un luogo pieno di cultura, è la collezione privata fondata da Carl Jacobsen, l’industriale della famosa birra Carlsberg, che vi accoglie nel suo atrio con una folta vegetazione, il Giardino d’Inverno nel grande cortile centrale coperto, un verde che sale fino alla bellissima cupola in vetro sopra la vostra testa e con una fontana zampillante di piccoli putti in marmo bianco. Le sale intense, i tetti in vetro, i pavimenti a mosaico e le colonne imponenti rendono molto suggestivo questo luogo. Calcolate però di non andarci l’ultimo dell’anno come abbiamo fatto noi… 😅 I danesi sono ferrei con gli orari, aprivano intorno alle 10 e chiudevano alle 15.
Beh alle 14 e 30 hanno iniziato a dirci che il museo stava chiudendo e alle 15 e zero cinque vi trovate praticamente buttati fuori se non vi sbrigate! In caso di brutto tempo, però, sarà un modo per ripararvi dal freddo e dalla pioggia, esplorando le varie sale tra quadri di pittori famosi come Gauguin e Degas e le mummie nei sarcofagi che trovate nel piano di sotto. Poi tantissime statue, busti e sculture varie, insomma magari un pò noioso ne non amate questo genere di svago ma sicuramente bello per una tappa.
Nyhavn, il porto colorato
Sicuramente le immagini che più si associano a Copenaghen provengono proprio da qui, il canale di Nyhavn (o “porto nuovo”). Le case colorate tutt’intorno che ospitano localizzi e ristoranti, le numerose barche storiche ormeggiate ai loro piedi tra il movimento delle onde, l’acqua variopinta che riflette tutta la gamma di colori, rendono questo posto davvero unico. L’atmosfera qui è davvero particolare: nonostante il freddo sono tantissimi i turisti che si soffermano a farsi selfie e a fotografare dettagli. Un luogo che è un punto di ritrovo e di svago anche per i danesi, dove visse il grande scrittore danese Hans Christian Andersen.
Il Parco di Tivoli
Quando letteralmente si dice “Il paese dei balocchi”! Parco Tivoli, grande ben 82.000 metri quadrati, è il più antico parco divertimenti d’Europa. L’inaugurazione del parco avvenne nel 1843, e fu realizzato “affinché la gente si divertisse e non pensasse alla politica. Ad oggi si trova nel centro di Copenhagen, vicino alla stazione centrale. Il parco, adatto sia ai grandi sia ai bambini, è pieno di piante, fiori, fontane e specchi d’acqua, ma allo stesso tempo è pieno anche di ristoranti, montagne russe, spettacoli, rappresentazioni teatrali e molto altro. Non bisogna dimenticare che qui si trova anche l’acquario di acqua salata più grande d’Europa.
Strøget, un chilometro affascinate
Stroget, la via dello shopping più accattivante di Copenaghen, lunga ben 1,1 chilometri. Una delle strade dello shopping più lunghe d’Europa, nel centro della città, congiunge Radhusplads, la piazza in cui si trova il municipio e Kongens Nytorv, che tra l’altro è proprio una delle fermate della metro. Lungo la via, tantissimi i negozi di ogni tipo, dalle grandi boutique ai piccoli negozi di souvenir, localini per fermarsi a mangiare, ed immensi centri commerciali. Una pausa dal freddo la potete fare ai Magasin du Nord (vi sfido a comprare qualcosa qui… aiutoooo!!!) e sicuramente da Illum, dove al piano di sotto trovate un supermercato e tanti bar per fare anche una pausa pranzo economicamente accettabile, mentre all’ultimo piano su in alto, al Rooftop troverete ristoranti rinomati che si affacciano direttamente sui tetti di Copenaghen, a un passo dal cielo. La vista da qui è eccezionale, riparta in inverno da teli di nylon per il freddo ma se ci andate d’estate sicuramente più aperto.
Rundetårn, la torre elicoidale
La Rundetårn o Torre Rotonda di Copenhagen è una torre alta 36 metri, che costituisce uno dei simboli più famosi della Danimarca. Venne costruita nella prima metà del XVII secolo per volere del re Cristiano IV, e fungeva da osservatorio astronomico dell’Università cittadina.
Le cose belle che mi porto dalla Danimarca:
– Il chai latte 😍
– Tutti che fanno sport e corrono in maniche corte e fanno cose ugualmente, nonostante il freddo, la pioggia e le raffiche di vento
– Il cielo plumbeo
– Le candele accese alle finestre sui candelabri vintage
– La raffinatezza deingressi
– Le biciclette ovunque
– La pizza a venti euro (beh questa un po’ meno bella 😅)
– Lo stile di vita Hygge che porta il popolo danese a essere felice così, semplicemente in ogni istante, anche in mezzo a un diluvio arancione.