Panettone che si crede un Pandoro

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Panettone o pandoro?
Questo è il problema… ?
Personalmente sarei tendente al pandoro per la sua semplicità però ammetto che non disdegno affatto tutti gli “accessori golosi” del panettone! ??

Allora vi racconto… Dopo aver preparato più volte il Kugelhopf mi son fatta prendere la mano e ho voluto provare a fare anche il classico dolce natalizio, ma diciamo che in realtà… il mio era un panettone nello stampo da pandoro, dopo Natale.
Voglio dire… più insolito di così che si vuole? ??

Tantissimi su Instagram si sono scatenati, lievitati con duecento impasti a destra e a manca, tutti splendidi e buonissimi. Io leggevo gli ingredienti e già lì mi rovesciavo dalla sedia, poi leggevo uno due tre impasti e ad ognuno l’aggiunta di mille uova e nonsoquantietti di burro… e no… non ce la posso fare.
Volevo provare a fare un panettone-pandoro molto più leggero ma che fosse comunque buono da portare in tavola.

La base del Kugelhopf è spettacolare e da lì, riprovandolo più volte per testarlo bene, mi è venuta questa versione meravigliosa secondo me perché: prevede solo un lievitino, perché si può realizzare in giornata, perché non ha un quintale di tuorli anzi, perché non ha il burro e perché… è buonissimo lo stesso!

L’ho fatto più volte amici per testarlo bene, ci vuole un pò di attenzione nell’incordatura dell’impasto e nella fase di cottura; lo stampo alto non è facile da gestire soprattutto se si ha un forno basso (in altezza) come il mio ??
Lo proverò sicuramente in un formato più basso nello stampo di carta, magari cercando la “variante colomba” per questa imminente primavera ?

Ricordo sempre che su Instagram trovate i filmati a riguardo delle ricette, quindi vi aspetto anche lì.

N.B. Per la preparazione consiglio di rinfrescare il licoli alla sera tardi in modo da trovarlo pronto al mattino. Iniziando presto intorno alle 7-7.30 avrete il vostro panettone pronto per la sera!

INGREDIENTI per uno stampo da pandoro da 800 gr

Per il lievitino:
120 gr di licoli rinfrescato
90 gr farina Panettone Molino dalla Giovanna
25 gr latte di cocco (bevanda)
2 gr lievito di birra fresco

 

Per l’impasto:
Il lievitino
400 gr farina Panettone Molino dalla Giovanna
100 gr latte di cocco (bevanda)
60 gr zucchero di cocco
1 bustina di vanillina
buccia di limone e di arancia grattugiata
4 gr sale
65 gr di uova
100 gr di Omega3 Vallè
60 gr gocce di cioccolato
45 gr albicocche disidratate
50 gr cioccolato bianco

La preparazione del lievitino è sempre la stessa, quindi non ho rifatto le foto perché la sequenza è uguale al Kugelhopf ma con dosi diverse.

Nella ciotola della planetaria pesare il lievito di birra e scioglierlo nei pochi grammi di latte. Unire il licoli e mescolare per bene poi aggiungere la farina setacciata. Mescolare ancora grossolanamente con un cucchiaio poi passare alle mani, prima lavorando dentro la ciotola senza lasciare residui. Appena avrete coinvolto tutta la farina passate a lavorarlo sul piano, usando il polso e le dita. Impastare delicatamente il panetto finchè diventa bello amalgamato e lucido, ci vorranno circa 10 minuti.

Ripulire la ciotola della planetaria e appena è pronto metterlo dentro, coprire e riporre in luogo caldo a triplicare di volume. Per evitare che si secchi la superficie, basta passare un velo di olio con le dita appena unte.

Nel frattempo preparare pesati tutti gli altri ingredienti, per la Vallè basta tirarla fuori mezz’oretta prima perché è già morbida di suo. L’importante che uova e latte siano a temperatura ambiente.

Dopo 2 ore e mezza – 3 ore, troverete il lievitino visibilmente gonfiato, come vi indico nei passaggi delle foto.
Sgonfiare allora con le mani e lavorarlo leggermente in modo da ammorbidire il panetto, poi sempre nella stessa ciotola, unire mano a mano gli ingredienti in questo ordine: lo zucchero di cocco, la farina setacciata con la vanillina, gli agrumi grattugiati, il sale e trasferire nella planetaria.

A bassa velocità iniziare a impastare, avrete un composto secco e sbricioloso. Versare il latte di cocco un cucchiaio alla volta, lasciando sempre assorbire quello versato prima di aggiungerne altro. Importante: non surriscaldare l’impasto quindi ogni tanto fare delle pause e fermare tutto, ribaltando la massa con l’aiuto di una spatola o di un tarocco, recuperando tutto il composto che magari si ferma ai bordi, poi proseguire.
Questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno a incordare prima l’impasto.
Impastare circa 5 minuti poi unire la Vallè in un unico passaggio e farla assorbire, lavorando sempre piano. La massa pian piano si appallottola al gancio, quindi ok, passare al successivo ingrediente.
Sempre a filo unire l’uovo precedentemente sbattuto, versandone poco poco alla volta e dandogli modo di essere assorbito prima di aggiungerne altro.
Ci vorranno circa 10-15 minuti e ci vuole un pò di pazienza per ottenere un impasto legato che si attacca al gancio e lascia le pareti della ciotola pulite, ma non temete, piano piano sarà così.
Quando l’uovo sarà incorporato bene fare una pausa, ribaltare la massa con l’aiuto di un tarocco e riprendere a impastare ancora 2-3 minuti, poi fare ancora una pausa. Pian piano la massa si attaccherà nuovamente al gancio,; fermare ancora qualche minuto e riprendere, ribaltare la massa e impastare altri 2-3 minuti.
Le pareti saranno più pulite e l’impasto incordato anche se appare ancora ruvido.
Con le mani appena unte di Vallè provare a fare il velo.

Ci tengo a precisare che essendo un panettone leggero con poco burro e poche uova, non vi dovete aspettare di tirare la pasta lunga un metro vedendo che non si rompe: NO.
L’impasto sarà legato e via via più lucido come vi mostro nelle foto ma comunque delicato.

Ora è il momento di inserire le sospensioni precedentemente preparate, quindi versare le gocce di cioccolato, in due tre volte impastando a bassa velocità. Si formerà un blocco intorno al gancio ma continuare piano finchè si distribuiscono.
Fare una pausa, sbloccare la pasta dal gancio, ribaltare e passare alle albicocche secche, impastando nuovamente finchè verranno inglobate. Pausa, ripetere i passaggi e passare al cioccolato bianco.

Con le dita inumidite di Vallè tirare piano un angolino di impasto e vedere se appare bello unito, che non si strappa.
Quando sarà così ci fermiamo.

Rovesciare l’impasto sul piano, allargare leggermente con le mani inumidite di Vallè, fare una piega a tre, pirlare leggermente e lasciare a puntare per 30-40 minuti, coperto dalla ciotola. L’impasto non è molle ma corposo e pian piano sempre più lucido.

Trascorsa mezz’ora, pirlare alternando le mani per ottenere una palla e lasciare a riposo ancora un quarto d’ora, venti minuti. Noterete che l’impasto ora è più liscio e omogeneo.

Trasferire nello stampo da pandoro, coprire con pellicola e lasciare a triplicare di volume sempre in luogo piuttosto caldo. Deve alzarsi tantissimo fino ad arrivare a circa 2 cm dal bordo. Qui da me sono servite circa 6 ore ma questo è indicativo e dipende molto dalla temperatura e dalla forza vostro lievito.

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Quando l’impasto arriva a gonfiarsi fino quasi al bordo è ora di cuocere.

Cottura:

Infornare per 45-50 minuti a 170 gradi in funzione statica, controllando la superficie; verso la fine della cottura al limite coprire con alluminio e proseguire altri 5 minuti circa.
Spegnere il forno e lasciare dentro con lo sportello aperto per una decina di minuti.
N.B. Questo è indicativo e funziona nel mio forno di casa, ovviamente conoscendo bene il vostro forno saprete capire i giusti tempi di cottura e regolarvi di conseguenza.

Sfornare il panettone e lasciare a raffreddare nello stampo per un’oretta, dopodiché toglierlo e capovolgere lasciando raffreddare completamente in una gratella.

Sono tanto, tanto contenta di questo risultato. Primo non pensavo si sarebbe mai alzato così tanto con la lievitazione e quando lo trovi così dopo un pò di ore, diciamo che ti viene un tuffo al cuore. L’ho fatto di giorno e di notte, alzandomi a orari strampalati e riuscendo a dormire ben poco perché l’attesa era mista ad ansia e stupore. E niente, è sempre cresciuto come vi mostro nelle foto,  e gli orari più adeguati sono quindi quelli che vi indico qui sopra, per non fare levatacce notturne ?

Secondo, sono felice degli ingredienti. Il sapore è ottimo eppure non c’è quella quantità enorme di burro uova e zucchero che di solito sono previsti in un panettone. Se nei giorni successivi indurisce un pò basta scaldarlo qualche secondo o metterlo vicino alla stufa per riassaporare tutta la sua morbidezza.

Terzo, non c’è da complicarsi la vita con tanti infiniti impasti. Qui i tempi sono brevi e c’è da preparare solo il lievitino ?

Qui ho maltrattato una delle versioni fatte, per farvi vedere l’interno e la sua morbidezza.
Si perché ne fatti quattro uno di seguito all’altro per vedere se il risultato era davvero buono!
Altra sensazionale scoperta che ho fatto (e scusate se è poco ?) è constatare che si stacca benissimo dallo stampo senza bisogno di ungerlo di Vallè e farina come ho fatto la primissima volta. Sono sempre terrorizzata dagli impasti che dopo la cottura non se ne vogliono più uscire, insomma terribile, o magari si rompono e ti mandano in bestia tutto il lavoro fatto ?? Sicuramente dipende anche dal materiale e dalla qualità dello stampo ?

Insomma provatelo e datemi un feedback, sarete d’accordo con me che si può mangiare salutare senza perdere in golosità!

Inutile dire che inzupparlo nella tazza del the è uno dei motivi per cui ci si sveglia di buonumore al mattino!

Vi aspetto per nuove meravigliose panificazioni allora amici.
Non mancano le idee e finchè la zona è arancione ho parecchie invenzioni in corso ?

A presto, baci
Sonia ?

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Portate: 1
Preparazione: Fatto in giornata
Cottura: 50 minuti circa
Difficoltà: grado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltàgrado di difficoltà

Ingredienti:

  • Per il lievitino: 25 gr di latte di cocco (bevanda)
  • 120 gr di licoli rinfrescato
  • 2 gr gr di lievito di birra fresco
  • 90 gr farina Panettone
  • Per l'impasto: il lievitino
  • 60 gr di zucchero di cocco o di canna
  • 400 gr di farina Panettone
  • 100 gr latte di cocco
  • 1 uovo, circa 65 gr
  • 100 gr di Vallè Omega3
  • 4 gr di sale
  • scorza di limone grattugiato
  • scorza di Kumquat o arancia non trattata
  • 1 bustina di vanillina
  • 60 gr gocce di cioccolato
  • 50 gr cioccolato bianco
  • 45 gr albicocche disidratate

Procedimento:

La preparazione del lievitino è sempre la stessa, quindi non ho rifatto le foto perché la sequenza è uguale al Kugelhopf ma con dosi diverse.

Nella ciotola della planetaria pesare il lievito di birra e scioglierlo nei pochi grammi di latte. Unire il licoli e mescolare per bene poi aggiungere la farina setacciata. Mescolare ancora grossolanamente con un cucchiaio poi passare alle mani, prima lavorando dentro la ciotola senza lasciare residui. Appena avrete coinvolto tutta la farina passate a lavorarlo sul piano, usando il polso e le dita. Impastare delicatamente il panetto finchè diventa bello amalgamato e lucido, ci vorranno circa 10 minuti.

Ripulire la ciotola della planetaria e appena è pronto metterlo dentro, coprire e riporre in luogo caldo a triplicare di volume. Per evitare che si secchi la superficie, basta passare un velo di olio con le dita appena unte.

Nel frattempo preparare pesati tutti gli altri ingredienti, per la Vallè basta tirarla fuori mezz'oretta prima perché è già morbida di suo. L'importante che uova e latte siano a temperatura ambiente.

Dopo 2 ore e mezza - 3 ore, troverete il lievitino visibilmente gonfiato, come vi indico nei passaggi delle foto.
Sgonfiare allora con le mani e lavorarlo leggermente in modo da ammorbidire il panetto, poi sempre nella stessa ciotola, unire mano a mano gli ingredienti in questo ordine: lo zucchero di cocco, la farina setacciata con la vanillina, gli agrumi grattugiati, il sale e trasferire nella planetaria.

A bassa velocità iniziare a impastare, avrete un composto secco e sbricioloso. Versare il latte di cocco un cucchiaio alla volta, lasciando sempre assorbire quello versato prima di aggiungerne altro. Importante: non surriscaldare l’impasto quindi ogni tanto fare delle pause e fermare tutto, ribaltando la massa con l’aiuto di una spatola o di un tarocco, recuperando tutto il composto che magari si ferma ai bordi, poi proseguire.
Questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno a incordare prima l'impasto.
Impastare circa 5 minuti poi unire la Vallè in un unico passaggio e farla assorbire, lavorando sempre piano. La massa pian piano si appallottola al gancio, quindi ok, passare al successivo ingrediente.
Sempre a filo unire l’uovo precedentemente sbattuto, versandone poco poco alla volta e dandogli modo di essere assorbito prima di aggiungerne altro.
Ci vorranno circa 10-15 minuti e ci vuole un pò di pazienza per ottenere un impasto legato che si attacca al gancio e lascia le pareti della ciotola pulite, ma non temete, piano piano sarà così.
Quando l'uovo sarà incorporato bene fare una pausa, ribaltare la massa con l'aiuto di un tarocco e riprendere a impastare ancora 2-3 minuti, poi fare ancora una pausa. Pian piano la massa si attaccherà nuovamente al gancio,; fermare ancora qualche minuto e riprendere, ribaltare la massa e impastare altri 2-3 minuti.
Le pareti saranno più pulite e l'impasto incordato anche se appare ancora ruvido.
Con le mani appena unte di Vallè provare a fare il velo.

Ci tengo a precisare che essendo un panettone leggero con poco burro e poche uova, non vi dovete aspettare di tirare la pasta lunga un metro vedendo che non si rompe: NO.
L'impasto sarà legato e via via più lucido come vi mostro nelle foto ma comunque delicato.

Ora è il momento di inserire le sospensioni precedentemente preparate, quindi versare le gocce di cioccolato, in due tre volte impastando a bassa velocità. Si formerà un blocco intorno al gancio ma continuare piano finchè si distribuiscono.
Fare una pausa, sbloccare la pasta dal gancio, ribaltare e passare alle albicocche secche, impastando nuovamente finchè verranno inglobate. Pausa, ripetere i passaggi e passare al cioccolato bianco.

Con le dita inumidite di Vallè tirare piano un angolino di impasto e vedere se appare bello unito, che non si strappa.
Quando sarà così ci fermiamo.

Rovesciare l’impasto sul piano, allargare leggermente con le mani inumidite di Vallè, fare una piega a tre, pirlare leggermente e lasciare a puntare per 30-40 minuti, coperto dalla ciotola. L'impasto non è molle ma corposo e pian piano sempre più lucido.

Trascorsa mezz'ora, pirlare alternando le mani per ottenere una palla e lasciare a riposo ancora un quarto d’ora, venti minuti. Noterete che l'impasto ora è più liscio e omogeneo.

Trasferire nello stampo da pandoro, coprire con pellicola e lasciare a triplicare di volume sempre in luogo piuttosto caldo. Deve alzarsi tantissimo fino ad arrivare a circa 2 cm dal bordo. Qui da me sono servite circa 6 ore ma questo è indicativo e dipende molto dalla temperatura e dalla forza vostro lievito.

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Quando l’impasto arriva a gonfiarsi fino quasi al bordo è ora di cuocere.

Cottura:

Infornare per 45-50 minuti a 170 gradi in funzione statica, controllando la superficie; verso la fine della cottura al limite coprire con alluminio e proseguire altri 5 minuti circa.
Spegnere il forno e lasciare dentro con lo sportello aperto per una decina di minuti.
N.B. Questo è indicativo e funziona nel mio forno di casa, ovviamente conoscendo bene il vostro forno saprete capire i giusti tempi di cottura e regolarvi di conseguenza.

Sfornare il panettone e lasciare a raffreddare nello stampo per un'oretta, dopodiché toglierlo e capovolgere lasciando raffreddare completamente in una gratella.

Consigli utili:

Conservare sempre in un sacchetto di carta, magari chiuso dentro un contenitore o dentro a un altro sacchetto.
Oppure congelateli, e al momento di mangiare passateli in forno o nel tostapane se non li consumate tutti subito.
Acquisteranno croccantezza e sono ottimi anche nei giorni successivi ?
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